Storie di italiani alla Maratona di New York

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Storie di italiani alla Maratona di New York

La Maratona di New York è la gara di corsa più famosa del mondo. Istituita nel 1970 da Fred Lebow e Vince Chiappetta, si svolse in quella prima edizione interamente all’interno del Central Park e vide la partecipazione di 127 corridori. Solamente 55 uomini riuscirono a tagliare il traguardo!

Sul sito ufficiale della competizione è possibile ripercorrere le tappe più significative della maratona, che nel corso degli anni è diventata un simbolo della città e dei suoi abitanti, dello spirito sportivo e comunitario che li anima, ma anche e soprattutto della loro forza di riscatto e di speranza. Particolarmente toccante e portatrice di significati è stata l’edizione del 2001, l’anno dell’attacco alle Torri Gemelle, che registrò il debutto record di una donna americana, Deena Drossin, la quale riuscì a tagliare lo striscione con il tempo di 2:26:58.

Storie di italiani alla Maratona di New York

Domenica 6 novembre è in programma la 46edizione della Maratona e, come ogni anno, anche tantissimi italiani sono pronti a volare alla volta della Grande Mela per prendervi parte come semplici spettatori o come protagonisti. Fra questi ultimi ci sono uomini e donne con delle storie importanti da raccontare, storie di riscatto, di impegno quotidiano e di coraggio.

I ragazzi di San Patrignano

Come quella dei ragazzi della comunità di San Patrignano, che partecipa alla Maratona di New York con dodici membri della sua Running Team.
Asfalto, sudore, fatica, il suono dei passi uno dopo l’altro. Per i ragazzi del San Patrignano Running Team correre non significa solo misurare se stessi ma è molto più di questo: è l’entusiasmo di uscire fuori, nel mondo, per dimostrare che vincere le dipendenze è possibile.

ragazzi di San Patrignano

Della squadra fanno parte anche tre donne: le new entry Azzurra e Francesca, e la veterana Sara. Ragazze che sin da piccole combattevano con disturbi di vario tipo, che sono poi degenerati nell’uso di droghe. La corsa gioca un ruolo fondamentale nel loro percorso di recupero: per alcune, da attività compulsiva, è diventata liberazione.

Leonardo Cenci

Leonardo Cenci
Credit foto: http://www.umbria24.it/

Un’altra storia di coraggio, determinazione e grinta è quella di Leonardo Cenci, perugino, malato di tumore, il primo italiano a competere alla Maratona pur convivendo con un cancro dal 2012, come apprendiamo da Il Fatto Quotidiano: “Mi sto allenando al meglio da mesi per riportare un buon risultato e, il massimo per me, sarebbe battere il record di 5 ore e 32 minuti di Fred Lebow, il fondatore della maratona di New York, che corse con un tumore al cervello”.

Luca Colosio

Luca Colosio
Credit foto: http://www.redattoresociale.it/

Fra i podisti in gara il prossimo 6 novembre anche Luca Colosio, atleta Special Olympics di Brescia, che coronerà il sogno di una vita. Ipovedente e diabetico, Luca ha subìto 17 interventi agli occhi, sin da quando aveva pochi mesi, come racconta sua madre: “Luca ha un carattere duro, è sempre stato molto determinato, quando si prefigge un obiettivo lo vuole portare a termine”.

Da parte nostra facciamo un enorme in bocca al lupo a tutti gli italiani che sfideranno i propri limiti alla Maratona di New York e che fronteggeranno a testa alta, con muscoli e cuore, i loro problemi.

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